martedì 7 aprile 2015

A.A.A. Cervelli disponibili

Di recente ho letto un libro che mi ha veramente colpito che riguarda il potere persuasivo della televisione e mi ha incuriosito scoprire un articolo di qualche anno fa proprio sullo stesso argomento, pubblicato su www.ilnavigatorecurioso.it.

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Nel post, che riporto, si sottolinea "Che i mass media abbiano un potere persuasivo, non è una grande novità, ma quello che colpisce e allo stesso tempo spanta è la manipolazioni intenzionale delle menti per scopi commerciali....
Un ulteriore conferma dello stato delle cose si può scorgere nella sequenza delle notizie date dai telegiornali: sembra una scaletta studiata appositamente per disorientare emotivamente i telespettatori.
Ad una notizia di cronaca, dove vengono elencati i dettagli truculenti e sanguinolenti di un omicidio, si alterna la serena atmosfera delle vacanze estive. Subito dopo, come se si volesse mettere in guardia a non goderne troppo, viene ricordata la drammatica crisi economica che sta attraversando il nostro paese. Tuttavia, segue un bel servizio sulle star di Hollywood che si godono le loro piscine ultra-milionarie!
Nella comunicazione per immagini non conta la verità, contano le emozioni, i sentimenti. E siccome tante persone associano i sentimenti e le emozioni che provano con la verità, la televisione sfrutta diabolicamente questo equivoco, anzi lo alimenta. La nostra civiltà è fatta di persone che in certe condizioni si lasciano convincere facilmente.
Basta il colpo di teatro, la trovata che crea la giusta atmosfera. I nostri politici lo sanno, così come lo sanno i conduttori televisivi più gettonati. Anche il modo di porre le domande condiziona le risposte. I sondaggi in tv sono esempi classici di manomissione della verità. Poi nessuno controlla se le promesse sono state mantenute e se le “verità” sono accertate.
Basta prendere in considerazione programmi come Amici, Il Grande Fratello, o peggio Uomini e Donne, per rendersi conto di quanto i modelli “banali” proposti da questi contenitori influenzano lo stile di vita e le scelte esistenziali soprattutto dei più giovani.
"Cervelli disponibili" Così evidenzia Anna Oliverio Ferraris, docente di Psicologia dello sviluppo alla Sapienza di Roma, nel libro “Chi manipola la tua mente? Vecchi e nuovi persuasori: riconoscerli per difendersi” edito da Giunti:
“È il loro obiettivo. Per questo i programmi sono fatti in funzione degli sponsor. Soprattutto i cosiddetti contenitori, che risultano sempre più stupidi per rendere più incisiva la pubblicità.
I soggetti più a rischio sono i più piccoli. Sappiamo che nei bambini dopo circa venti minuti davanti alla tv, o ad analogo tipo di comunicazione per immagini, le onde cerebrali si modificano. Da beta diventano alfa, cioè simili a quelle degli stati ipnotici. Ma questo fenomeno si registra anche negli adulti”.
Bisogna fare molta attenzione ad utilizzare la televisione come balia che intratte per ore ed ore i bambini, perchè modificare la mente di questi soggetti inermi, si generano in loro ogni sorta di desiderio indotto:  poi non ci spiegiamo come mai i nostri figli desiderino continuamente giocattoli, merendine o acquisti di ogni tipo e dopo averli avuti li lasciano in un angolo della casa.

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La dottoressa Ferraris è convinta che le atmosfere siano più importanti del prodotto.
“Prendiamo ad esempio le pubblicità dei detersivi. In fondo sono tutti uguali. Se vuoi vincere la concorrenza devi inventarti un logo, uno spot seduttivo e l’atmosfera giusta. Sembra strano, ma è la stessa logica che, per paradosso, conduce le emittenti a fare in prima serata programmi che si assomigliano tutti”.
Nel senso che per sedurre i telespettatori tutti puntano su bisogni primari come cibo, paura e sesso?
“In questo modo si pensa di dare alle persone quello che cercano. La concorrenza tra le emittenti punta tutto su questo e la qualità della tv si abbassa progressivamente. Anche i politici utilizzano la stessa tecnica. Con una sintassi elementare dicono quello che la gente si aspetta di sentir dire da loro”.
L’unica strada percorribile è quella di favorire lo sviluppo dello spirito critico negli individui, soprattutto nei più giovani e nei bambini.
Favorire l’attività mentale più che quella emotiva, cioè far sviluppare gli strumenti di consapevolezza che rendono libero l’individuo di poter scegliere ciò che gli interessa piuttosto che essere condizionato passivamente.

Detto questo penso sia doveroso sottolineare che la televisione non è solo questo, infatti grazie ad alcuni programmi si imparano molte cose, le lingue straniere... il problema quindi si ripropone su che cosa guardiamo e per quanto a lungo... in fondo si tratta di un'illusione o di cosa altro?!

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