giovedì 5 febbraio 2015

Il cibo e le emozioni



Gironzolando sul web ho trovato un articolo interessante sulla relazione tra emozioni e cibo, scritto da una collega di Roma, per questo ve lo ripropongo:
L'alimentazione è connessa con la vita emotiva, il cibo risulta 'condito' da diversi aspetti psicologici: valori, ideologie, credenze religiose e culturali e l’alimentazione assume un significato che va oltre l’aspetto semplicemente fisiologico. Il rapporto con il cibo si intreccia fin dalla nascita con le esperienze affettive legate ai primi rapporti significativi, se si pensa all'allattamento, allo svezzamento e a tutti i vissuti emotivi che condizionano queste esperienze. 
I pasti sono un punto di riferimento importante, scandiscono i ritmi della nostra giornata e ogni evento importante della nostra vita sembra essere accompagnato da banchetti alimentari attraverso cui socializziamo e festeggiamo.
I piaceri della gola, inoltre, sono da sempre legati ai piaceri della sfera sessuale. Il sesso ed il cibo sono due necessità legate al piacere e al nutrimento in senso sia emotivo che fisico, hanno quindi in comune aspetti simbolici tra cui anche quello della socialità espresso dalla condivisione con gli altri. A questo si aggiunge l’importanza data dalla società occidentale alla bellezza estetica ed alla forma del corpo. Le connessioni tra il cibo ed il sesso sono molto forti e sono legate proprio all’aspetto del desiderio e del piacere. Il piacere associato al cibo è risultato essere un moderatore importante della relazione tra benessere e alimentazione (Appleton, McGowan, 2006; Remick, et al., 2009).
Diverse ricerche hanno evidenziato lo stretto rapporto tra il cibo e la vita affettiva e quanto questo possa servire a “gestire” le emozioni (Macht, 2008; Laitinien, Sovio, 2002; Markey et al., 2001; Telch & Agras, 1996). Attraverso il rapporto con il cibo si esprime un bisogno d’amore: il cibo diventa un anestetico con cui si cerca di eliminare la sofferenza o l'insoddisfazione. Una scorciatoia con cui si tenta di riempire quel vuoto che per qualche ragione si è creato dentro di noi. Quando questi meccanismi diventano ricorrenti ed automatici si scivola nella patologia alimentare.

Perché le emozioni sono importanti?
Il nutrirsi, il mangiare e, di conseguenza, il cibo risultano indissolubilmente connessi con l’emozione e molto spesso sono influenzati da determinate situazioni emotive.






A livello anatomico il sistema limbico, in modo particolare l’amigdala, è implicato, insieme all’ipotalamo, nella regolazione del comportamento alimentare, sessuale, nell’espressione delle emozioni di rabbia e paura e nel controllo della motivazione.
Queste basi anatomiche spiegano la stretta relazione che intercorre tra l’atto di alimentarsi e la sfera della sessualità oltre alla forte centralità che hanno le emozioni su queste due dimensioni del comportamento umano.

Per raggiungere l'equilibrio tra la nostra mente e il nostro corpo è essenziale imparare ad ascoltarci. 

E’ necessario imparare a riconoscere i propri stati interni, ascoltare e conoscere il nostro corpo, prendere contatto con le proprie emozioni e i propri bisogni. Conoscere le convinzioni limitanti che non ci permettono di essere felici ed in armonia con noi stessi. Esplorare il nostro mondo interiore è un vero e proprio allenamento che va eseguito in maniera costante e amorevole.
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Fonte: http://www.igeacps.it/alimentazione/articoli/854-cibo-e-psiche-le-emozioni-nel-piatto.html

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