giovedì 18 dicembre 2014

Mamma, ma come fa Babbo Natale?

"Mamma, ma come fa Babbo Natale a venire a casa mia?!"
fonte: www.babbo-natale.it

Domanda che in casa mia, in questo periodo, ricorre ogni giorno, mentre guardiamo le letterine a Babbo Natale appese all'albero in attesa che un folletto, suo aiutante, le passi a prendere.

Il mondo dei bambini nei primi anni di vita è popolato da creature immaginarie, elettrodomestici accecanti e mostri che prendono forma nel buoi e nella loro testa. Questo aspetto mi affascina e incuriosisce. Rimango incredula a guardare la BimbaGrande persa nei suoi pensieri e congetture mentre mi fa domande "difficilissime" sulle creature immaginarie.

Curioso che questa realtà, costruita dalle bugie dei genitori, che per tradizione secolare si costruiscono un mondo parallelo e capace di affascinare e coinvolgere anche loro stessi.

Gli effetti di queste fandonie sulla psiche del bambino non sono da trascurare, come mette in evidenza la psicologa americana Gail Heyman, autrice dello studio pubblicato dal Journal of Moral Education, infatti, quando i bambini capiscono il meccanismo perdono fiducia in mamma e papà. 


"Ma ci sono in realtà anche dei risvolti positivi. Capire che i genitori mentono aiuta a sviluppare lo scetticismo, componente fondamentale dello spirito critico", spiega il coautore, Diem Luu. Lo studio è stato condotto esaminando un gruppo di studenti e uno di genitori. Ai primi è stato chiesto di ripensare alle menzogne raccontate loro durante l'infanzia e l'88% ricordava più di un episodio. "I bambini conservano nella mente le bugie poi smascherate - spiega Kang Lee, direttore dell'Istituto per gli studi sul bambino dell'università di Toronto - e i genitori non possono raccontarle con leggerezza". 


Credo che tutti ricordiamo bene la persona e il momento in cui abbiamo scoperto la verità: "Babbo Natale non esiste".

Ma ci sono bugie che raccontiamo non per loro, ma per noi...
fonte: www.visitvalsugana.it

Un ricerca che ho recuperato su www.repubblica.it di qualche anno fa, mette in evidenza come il 79% dei ragazzi intervistati ha ammesso di aver sentito dire ai genitori che mentire è sbagliato e solo il 21% di aver avuto con loro un dialogo onesto, in cui si spiegava che qualche mezza verità è concessa. "Sentirsi dire che mentire è sbagliato e poi scoprire che sono i genitori i primi a farlo può creare confusione - spiega Lee - Ecco perché, prima di ricorrere a una menzogna, bisogna valutare bene". 




Dei genitori intervistati, il 78% ha ammesso di aver raccontato bugie ai figli, la maggior parte delle quali, ed è questo il dato sorprendente, per fini egoistici. Dire a un bambino che se continua ad aprire il frigorifero lo farà esplodere è più semplice che spiegargli come funziona l'elettrodomestico e soprattutto ottiene risultati immediati. In questi casi la bugia, spiegano gli studiosi, non è detta per evitare un dolore o rendere il figlio più sereno, ma per ottenere le cose più in fretta. Se dunque, spiega la Heyman, è innocuo (anzi, opportuno) raccontare che Babbo Natale esiste, può invece essere rischioso mentire per modellare un comportamento. 

"Dire a un bambino che i suoi scarabocchi sono brutti sarebbe crudele - spiega la ricercatrice - Ma spesso i genitori mentono con leggerezza". La ricerca ha dimostrato che i più bugiardi da questo punto di vista sono gli asiatici. "Per loro l'educazione è fondamentale e per raggiungere un obiettivo sono disposti a mentire spesso", aggiunge. "Le bugie dell'adulto - osserva lo psicoterapeuta Orazio Caruso, esperto di psicologia infantile - vengono raccontate per superficialità, per aderire a un pensiero infantile o nascondere realtà imbarazzanti. La soluzione migliore è sempre la sincerità". Il genitore deve impegnarsi a trovare le parole giuste. 




Costruire un rapporto autentico è la base per il futuro!

"I bambini - conclude - hanno un'enorme capacità di adattamento a situazioni per noi strane o insolite ed è sbagliato sottovalutare questa loro forza". Dice un proverbio africano che per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio. E il coraggio al momento giusto.

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